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Safari in Kenya – Cosa sapere per organizzare un safari in Kenya

Ultimo aggiornamento: Novembre 23, 2024
Scritto da: Federica Beretta

Guida completa per organizzare un safari in Kenya

Il Kenya è uno dei Paesi principali in Africa dove fare safari stupendi tra alcuni dei parchi e delle riserve più belle e popolari del Continente.

Basta menzionare il Maasai Mara, per evocare la savana africana e la grande migrazione. Però i safari in Kenya non si limitano al Maasai Mara o alla Tsavo. Il Paese è ricco di parchi nazionali e questa è una bella notizia per gli amanti dei rinoceronti e dei fenicotteri, ed è anche un Paese molto interessante per i vari progetti di conservazione di successo, in particolare quelli che riguardano i grandi giganti in estinzione e le scimmie.

Se state leggendo questo articolo vuol dire che state pensando di organizzare un safari in Kenya ma non sapete da dove cominciare. In questo post capiremo insieme quali sono le cose da considerare prima di prenotare il safari e come scegliere quello giusto.

Ovviamente il consiglio principale che vorrei darvi è di discutere con la nostra esperta di Kenya per rispondere subito ad eventuali dubbi o domande.

Cose da sapere per organizzare un safari in Kenya

Prima di pianificare il tuo viaggio in Kenya, ci sono alcune cose importanti che devi tenere a mente.

  • VISTO PER IL KENYA: Dal 2024 il visto non è più obbligatorio, almeno formalmente. La nuova procedura prevede la richiesta dell’ETA (autorizzazione di viaggio elettronica) dal sito ufficiale: https://www.etakenya.go.ke/en, costa 30 euro per persona e viene rilasciata in 3 giorni lavorativi.
  • PRENOTARE IL SAFARI IN ANTICIPO: È vitale prenotare il safari con largo anticipo. Trovare disponibilità in loco può essere difficile e richiede più tempo del previsto, specialmente durante l’alta stagione turistica quando la maggior parte delle strutture è piena.
  • AEROPORTO DI ARRIVO E PARTENZA: Considerate attentamente l’aeroporto di arrivo e di partenza. Jomo Kenyatta International Airport a Nairobi è una scelta comune e pratica se si pianifica un safari al Maasai Mara, dal momento che la costa è abbastanza lontana dal parco. Se invece l’idea è di fare base al mare e dedicare 2 o 3 giorni solo allo Tsavo allora Mombasa potrebbe essere l’aeroporto migliore.
  • VACCINAZIONE E PROFILASSI: Non ci sono vaccinazioni obbligatorie ma consigliate. Si consiglia vivamente di parlare con il proprio medico curante e lasciarsi consigliare. Per informazioni aggiornate consiglio di leggere le ultime novità a riguardo sul sito ViaggiareSicuri.
  • ASSICURAZIONE: È consigliabile avere una copertura assicurativa di viaggio completa. Chiedete un preventivo gratuito qui e ricevete il 10% di sconto.
Samburu National park giraffa
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Dove atterrare per fare un safari in Kenya

Per chi sogna di immergersi nelle incontaminate bellezze naturali del Kenya dove fare un safari, le città principali da considerare come porte di accesso sono Nairobi e Mombasa.

La scelta dipende dai parchi che si intendono visitare.

Nairobi, la capitale situata nell’entroterra, offre un facile accesso a parchi celebri come il Maasai Mara, il Parco Nazionale di Nairobi e l‘Amboseli o Samburu.

Mombasa, che si trova sulla costa, è una città costiera che serve da punto di partenza ideale per esplorare il Parco Nazionale di Tsavo e con qualche giorno in più anche Amboseli.

Per chi cerca un’esperienza più esclusiva e non teme spese aggiuntive, esiste la possibilità di volare direttamente sulle strip dei parchi nazionali. Questa opzione offre un notevole risparmio di tempo e un ingresso quasi diretto nel cuore dell’avventura africana.

Le principali strip in Kenya includono la Keekorok Air Strip nel Maasai Mara, la Amboseli Airstrip nel Parco di Amboseli, e la Samburu Airstrip nel Samburu.

Per coloro che si avventurano in Kenya dalla Tanzania, oltre alla possibilità di volare dall’Aeroporto Internazionale del Kilimanjaro, c’è la comoda alternativa di utilizzare un shuttle che collega quotidianamente Arusha con Nairobi.Lo shuttle impiega circa 6 ore e costa $25 per persona.

Quando fare un safari in Kenya – I mesi migliori per andarci

Un safari in Kenya si può fare 12 mesi l’anno. Tuttavia i periodi migliori vanno da Giugno a Ottobre e da Dicembre a Febbraio. Il clima secco offre milgiori avvistamenti di animali, poiché la fauna si raduna attorno alle limitate fonti d’acqua.

In particolare mi sento di consigliare l’inizio di settembre per i parchi del centro Paese perchè offre un fascino speciale: racchiude il meglio di Luglio ed Agosto ma, pur rimanendo alta stagione, riceve meno turisti rispetto i mesi precedenti. Inoltre, in questo mese lo spettacolo della migrazione degli gnu attraverso il Maasai Mara è al suo apice.

Se ci si vuole concentrare sulla costa, invece, i nostri mesi invernali sono l’ideale. L’estate della regione costiera (dicembre-gennaio) offre un clima perfetto per qualche giorno di mare e qualche giorno di safari allo Tsavo.

Ma se questi sono i mesi di picco, quindi anche i più tutistici, non vuol dire che viaggiare in Kenya in altri mesi sia meno gratificante.

Optare per un safari fuori dall’alta stagione non solo offre una connessione più solitaria con la natura, ma offre anche la possibilità di assistere ad alcuni eventi naturali unici, come per esempio gli amori e le nascite dei cuccioli, in particolare da ottobre a maggio. Inoltre, i safari costano leggermente meno.

Leoni Lake Nakuru
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Dove fare un safari in Kenya – I parchi safari più popolari

Il Kenya è un Paese rinomato per la sua consolidata esperienza nel settore safari e sicurezza, tanto da essere considerata una delle mete safari più popolari d’Africa. Se la riserva più famosa è quella del Maasai Mara, il paese vanta una serie di altre magnifiche località di safari come Amboseli, Samburu ed il Lago Nakuru.

Inoltre, oltre ai game drive, in Kenya è possibile organizzare circuiti che alternano attività diverse, come boat safari, walking safari o giri in bicicletta, safari in mongolfiera e trekking a giornate in auto alla ricerca dei big 5.

Il Kenya conta ben 50 parchi nazionali e riserve. In questo post non li menzioneremo tutti ma solo i principali che in genere si consiglia di visitare.

Masai Mara

Nel regno dei safari africani, il Masai Mara è una leggenda a sé stante. Conosciuto per la sua ricca biodiversità, il Maasai Mara ospita uno degli spettacoli più grandiosi della natura – la Grande Migrazione.

Questo evento avviene tra Luglio ed Ottobre, mentre milioni di gnu e zebre attraversano il fiume Mara nella loro incessante marcia per la sopravvivenza.

Con una fauna selvatica abbondante durante tutto l’anno, una visita al Masai Mara trascende l’ordinario. Sono consigliati un minimo di tre giorni per scoprire la sua bellezza primitiva. È la destinazione per safari keniana per eccellenza, specialmente per chi fa un safari per la prima volta.

Informazioni pratiche sul Maasai Mara

Tassa di ingresso valida per 12 ore (da gennaio a giugno 2024): $100 per adulto e $50 i bambini (9/17 anni) – È permesso guidare nel parco tra le 6 del mattino e le 18.

Tassa di ingresso valida per 12 ore (da giugno a dicembre 2024): $200 per adulto e $50 i bambini (9/17 anni) – È permesso guidare nel parco tra le 6 del mattino e le 18.

Gnu e zebre Maasai Mara
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Parco Nazionale Amboseli

Il Parco Nazionale Amboseli è un piccolo parco anche piuttosto compatto che brulica di vita selvatica, offrendo un’esperienza safari molto interessante.

All’interno dei suoi confini, la densità e la varietà di animali è spettacolari, ma quello che rende questo parco ancora più speciale è la sua posizione. Il parco è situato infatti ai piedi dell’imponente Monte Kilimanjaro (che però si trova in Tanzania). Con fortuna ed in giornate con buona visibilità, la vetta di Kilimanjaro in genere è migliore la mattina presto e verso il tramonto, potreste avere ottime opportunità fotografiche riuscendo ad immortalare le sue mandrie di elefanti e eleganti giraffe con allo sfondo la montagna più alta d’Africa.

Amboseli Parco Nazionale
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Tsavo National Park

Coprende uno spazio vasto di 22.000 chilometri quadrati di wilderness nel sud-ovest del Kenya, il Parco Nazionale Tsavo è tra i più grandi al mondo e si divide in Tsavo East e Tsavo West. Paesaggi suggestivi e fauna selvatica diversa, compresi i famosi Big Five, definiscono questo immenso santuario. È particolarmente famoso per i suoi elefanti coperti di polvere rossa e offre un’esperienza safari serena lontano dalle grandi folle, abbinandosi bene con una visita all’Amboseli o alla Riserva Privata di Taita Hills per la sua vicinanza e contrasto.

È ritenuto il parco meglio conservato, in cui i ricercatori fanno base per le ricerche tanto è ancora autentico e remoto per certi versi.

Samburu Reserve

Uno dei parchi più remoti, meno visitati ma non per questo meno attraenti, anzi è uno dei miei preferiti, è la Samburu Reserve.

Con un’abbondanza di grandi felini, alcune specie animale rare, come per Grey Zebra e la Somali Giraffe, in questo parco avrete la possibilità di intravedere specie elusive come il leopardo, i rari cani selvatici e abbondanti mandrie di elefanti.

Per la sua posizione richiede qualche giorno di viaggio in più o una rotta che si concentri a nord anzichè sui grandi classici.

Ol Pejeta Conservancy

Ol Pejeta è il santuario per gli ultimi due rinoceronti bianchi del nord sulla terra. Una visita ad Ol Pejeta Conservancy non deve mancare se volete anche toccare con mano un progetto di conservazione di successo.

Il bracconaggio ha quasi sterminato la sottospecie di rinoceronti bianchi. Ol Pejeta incarna la speranza e la dedizione alla conservazione di questi giganti. Oltre ai rinoceronti durante un game drive ad Ol Pejeta potete visitare il Santuario dei Chimpanzé di Sweetwaters e ammirare il panorama faunistico riccamente diversificato di Laikipia. Con fortuna qui potrete vedere i cani selvatici africani (anche loro a rischio di estinzione).

Zebra e rinoceronti Olpejeta
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Parco Nazionale di Lago Nakuru

Il Parco Nazionale del Lago Nakuru è un sogno per gli ornitologi, specialmente quando i fenicotteri arrivano a milioni, trasformando il bordo del lago in una vivace trapunta di colori. Il parco vanta oltre 400 specie di uccelli acquatici ed è un santuario per i rinoceronti che potreste vedere durante le ore di game drive.

Il parco è abbastanza piccolo da essere esplorato a fondo in un giorno ed è una tappa intermedia eccellente sulla strada per (o da) Maasai Mara.

Lake Nakuru fenicotteri
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Quanti giorni servono per fare un safari in Kenya

Non esiste una durata safari valida per tutti, per questo motivo non è mai semplice rispondere a questa domanda. In generale la durata del safari dipende intanto dai parchi che volete visitare e dove volete fare il safari e dalla spesa totale che avete in mente di spendere.

Se il safari gioca un ruolo minimo nel vostro piano di viaggio, dove per esempio preferite passare la maggior parte del tempo al mare, allora un safari breve di 2/3 giorni nello Tsavo o nel Masai Mara (con successivo collegamento aereo per la costa) può essere la durata perfetta.

Se inveve volete toccare i principali parchi del Kenya, si consigliano tra i 7 ed i 10 giorni.

Sulla base dei giorni a disposizione e una idea di spesa massima per persona il travel designer saprà indirizzarti sul circuito migliore per le tue esigenze. Contattaci per un preventivo su misura.

Ippopotamo Kenya
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Che veicoli si usano per un safari in Kenya?

In Kenya, la scelta del veicolo per il safari gioca un ruolo cruciale nel definire la vostra esperienza, con opzioni che vanno dai land cruiser 4×4 per safari ai van 4×4, fino ai camion per safari overland.

Ogni tipo di veicolo è progettato per soddisfare diverse esigenze e preferenze. Ad esempio, i van 4×4 per safari rappresentano una scelta ideale per coloro che hanno un budget più limitato, offrendo un modo economico per esplorare i maestosi paesaggi e la fauna selvatica del Kenya.

D’altra parte, i land cruiser 4×4 offrono un’esperienza più quintessenziale del safari africano, progettati per attraversare terreni accidentati offrendo comfort e eccellenti opportunità di osservazione della fauna selvatica. Sia il van che le land cruiser 4×4 possono solitamente ospitare fino a otto persone, garantendo a ogni passeggero un posto a sedere vicino al finestrino e di poter godere del tetto apribile per un avvistamento ottimale della fauna selvatica.

Tuttavia, è importante notare che, sui land cruiser, due passeggeri non avranno il vantaggio di un posto finestrino, quindi li consiglio per sei viaggiatori massimo.

Ciò sottolinea l’esigenza di un equilibrio tra la capacità del veicolo e la qualità dell’esperienza di safari, evidenziando l’importanza di selezionare il giusto veicolo per soddisfare il vostro budget, la dimensione del gruppo e il tipo di avventura di safari che state cercando in Kenya.

Safari in Kenya 4x4
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Come fare un safari sia in Kenya che in Tanzania? Si può passare dal Maasai Mara al Serengeti?

La Riserva del Maasai Mara confina con il Parco Nazionale del Serengeti, in Tanzania. È proprio tra questi due parchi che ogni anno i fortunati esploratori potrebbero vedere la grande migrazione correre. Una delle richieste più frequenti che riceviamo è di abbinare il Maasai Mara al Serengeti.

Passare dal Maasai Mara in Kenya al Serengeti in Tanzania non è così semplice come potrebbe sembrare nonostante le loro posizioni adiacenti, divise solo da un confine nazionale. Essenzialmente, il passaggio diretto da un parco all’altro non è possibile. Se state pensando a questo viaggio, preparatevi per un’avventura piuttosto tortuosa e potenzialmente costosa.

Se si viaggia via terra sono disponibili due principali percorsi:

  • Tramite Isebania gate a ovest del Serengeti
  • Tramite Namanga Gate sul lato orientale del Serenget

Il passaggio Isebania, pur essendo diretto, presenta strade particolarmente difficili e complicate che contribuiscono a rendere il viaggio lungo e faticoso. L’intero viaggio dal Mara a un campo nel Serengeti, compresi i tempi di attraversamento del confine (che possono aggiungere qualche ora al viaggio), potrebbe richiedere un giorno intero.

Il passaggio Namanga offre strade più semplici ma è più lontano e presenta una serie di sfide e problematiche, come per esempio la necessità di avere permessi per veicoli al confine che possono comportare costi aggiuntivi significativi. In genere comunque i passaggi frontiera si fanno a piedi in autonomia e sui rispettivi lati, Kenyota e Tanzano, vi aspetterà la macchina del relativo Paese con la guida (che deve necessariamente cambiare).

Volare presenta un’alternativa più efficiente sebbene più costosa. Anche in questo caso ci sono due opzioni.

Un metodo prevede di prendere un volo dal Maasai Mara all’aeroporto di Migori vicino al confine kenyota, attraversare in Tanzania ad Isebania, da qui raggiungere l’aeroporto di Tarime per prendere un volo per il Serengeti dove vi attenderà la maccina dell’operatore. Questa opzione è piuttosto complessa da gestire in autononia ed è tipicamente disponibile solo durante l’alta stagione turistica. Può essere influenzata dai tempi di attesa al confine.

In alternativa, si può volare dal Maasai Mara a Nairobi e da qui ad Arusha o Kilimanjaro per poi prendere un ulteriore volo per la strip del Serengeti. Sono però tanti voli ed il costo potrebbe andare un po’ oltre.

Il passaggio tra i due parchi è piuttosto complicato. Il mio consiglio è di scegliere una destinazione e concentrarsi su questa.

ghepardo Maasai Mara
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Come vestirsi per un safari in Kenya e cosa portare

La preparazione è fondamentale quando si tratta di fare le valigie per un safari in Kenya. È consigliabile portare un guardaroba versatile che possa adattarsi a varie condizioni climatiche. Si consigliano capi di abbigliamento che siano leggeri, traspiranti e offrano comfort per lunghe durate.

Non c’è una regola ferrea che obbliga a indossare kaki o mimetico.

La protezione dal sole è fondamentale, quindi assicuratevi di mettere in valigia un cappello, occhiali da sole e una buona crema solare.

Un impermeabile leggero o una giacca a vento, una felpa o un pile sono consigliati soprattutto se si viaggia durante i mesi più freschi e piovosi. Allo stesso modo ricordate che se viaggiate nei mesi estivi (tra Giugno ed Ottobre), le temperature possono variare nell’arco di una stessa giornata e le sere possono essere fredde.

Calzature comode sono essenziali, specialmente se il tuo safari prevede delle passeggiate o delle escursioni. Le scarpe da trekking sono perfette ma non obbligatorie.

Non dimenticate di proteggervi dalle fastidiose zanzare con un repellente per insetti e considerate di avere con voi un burro cacao per combattere l’aridità, le labbra tendono a seccarsi facilmente.

Il safari è spesso “polveroso” quindi dotarsi di pantaloni lunghi e una sciarpa dall’utilizzo versatile è un must.

federica beretta

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