Skeleton Coast
Un viaggio in Namibia non può mancare della scoperta della Skeleton Coast, un deserto avvolto dalla nebbia, con mari feroci, interni apparentemente senza vita e una buona dose di stranezze visive.
Le dune incontrano il mare sulla Skeleton Coast e qui ci sono molte cose da vedere e da fare che fanno di Swakopmund una pausa ideale rispetto alla grande distanza che separa Sossusvlei da Etosha.
Lungo le desolate frange occidentali del deserto del Namib, la Skeleton Coast è un’estesa e drammatica terra desolata di coste sabbiose e relitti di navi arrugginite. Soprannominata “Sabbie dell’inferno” dagli esploratori portoghesi del XV secolo, è considerata uno dei luoghi più inospitali della terra. Ma la Skeleton Coast è anche uno dei paesaggi più belli dell’Africa.
Distesa come una cicatrice tra i fiumi Ugab e Kunene sulla gelida costa atlantica della Namibia, la Skeleton Coast rimane relativamente incontaminata dall’uomo. Tra le ossa di balena sbiancate, i relitti di navi e i mari che si infrangono in questa natura selvaggia, è raro vedere più di una manciata di visitatori.
Raggiungere la Skeleton Coast è metà dell’avventura. Il viaggio in auto da Swakopmund vi condurrà attraverso pianure di ghiaia, campi di licheni colorati e brulle saline. Eppure questo paesaggio aspro e senza compromessi ospita inspiegabilmente iene brune, springbok, orici, sciacalli e qualche ghepardo o rinoceronte.
Cape Cross Seal Reserve
Cape Cross ha un significato storico e biologico ed è una popolare attrazione turistica.
Il navigatore portoghese Diego Cão sbarcò qui nel 1486 durante la sua seconda spedizione a sud dell’equatore e piantò una croce di pietra per segnare il suo viaggio. Una replica è visibile qui oggi.
Alla fine del 1800, migliaia di tonnellate di guano, escrementi essiccati di uccelli pescatori usati come fertilizzanti, venivano raccolte ed esportate in Europa. Si raccoglievano anche le foche da pelliccia del Capo.
A Cape Cross vivevano circa 100 lavoratori e nell’insediamento furono istituiti una stazione di polizia, una dogana e un ufficio postale, mentre per attraversare la salina e trasportare i lavoratori fu costruita una ferrovia (la prima del Paese). Molti uomini persero la vita a causa delle dure condizioni di Cape Cross.
Oggi Cape Cross è un santuario per la più grande colonia riproduttiva al mondo di foche del Capo, con fino a 210 000 foche presenti durante la stagione riproduttiva in novembre e dicembre.
La raccolta sostenibile delle foche avviene ogni anno nella riserva sotto l’egida del Ministero della Pesca e delle Risorse Marine, che stabilisce anche la quota di foche da raccogliere.
Navi naufragate
la Skeleton Coast è disseminata di navi distrutte dalle insidiose correnti trasversali dell’oceano. Lungo la guida per la Skeleton Coast vi imbatterete in 3 relitti: Suiderkus (1976), Dunedin Star (1942) e Eduard Bohlen (1907).
Lasciati ispirare, alcune idee di viaggio
Namibia da sud a nord
Durata: 15 giorni